Imboccare la strada forestale SAT461 subito dopo l'abitato di Cornelle a Fiavè e mantenere la destra fino a loc. Corde dove troviamo il prossimo segnavia. Qui cambiamo per il sentiero SAT 462B. Il sentiero segue la una strada forestale boschiva e superato un breve tratto ripido siamo in loc. Tombus. Proseguire il cammino lungo la strada pianeggiante che poi si trasforma in sentiero fino ad incrociare la strada forestale che sale dal passo del Ballino. Seguirla fino a loc. Rocchetta, dove la strada ghiaiosa termina per trasformarsi in una mulattiera militare che, con pendenze costanti, risale un magnifico bosco di faggi. Giunti in vista di malga Nardis proseguiamo lungo il sentiero che tra i mughi attraversa il pascolo fino alla stessa.
Dopo un meritato riposo imbocchiamo il sentiero SAT 461 che risale il pascolo a nord della malga fino all'evidente forcella. Da qui il panorama si fa ancora più ampio e soddisfacente, spaziando dai laghi di Garda e Tenno al monte Baldo, dal Pasubio alle Dolomiti di Brenta, al gruppo dell'Adamello Presanella fino alle più vicine Prealpi Ledrensi. Continuiamo lungo il crinale mantenendoci sul sentiero 461 e dopo una breve discesa tra rododendri ed ontani raggiungiamo malga Cogorna. Attraversare il pascolo in direzione nord, seguendo le indicazioni per Cornelle, fino al limitare del bosco. Qui il sentiero di discesa, sempre ben ombreggiato all'interno del bosco, si fa a tratti più ripido ed in un paio di ore ci riporterà al punto di partenza chiudendo così un anello assolutamente appagante dal punto di vista paesaggistico e panoramico.
Si consiglia, data la scarsità di acqua sul percorso, una buona scorta di liquidi e, data l'esposizione di affrontare la salita di buon mattino soprattutto nei periodi più caldi. Percorso ad anello affrontabile in entrambi i sensi di marcia, salire dapprima a Cogorna se si vuole affrontare la parte più tecnica in salita.
Le escursioni in montagna richiedono abbigliamento e attrezzatura specifica. Anche in occasione di uscite relativamente brevi e agevoli, è sempre meglio essere ben equipaggiati per non incorrere in spiacevoli sorprese e per fronteggiare imprevisti come ad esempio un temporale improvviso o un calo di energia.
Cosa portare per un trekking in montagna?
Nello zaino (per un'escursione giornaliera di norma si consiglia un 25/30L) è bene portare:
Numero telefonico in caso di emergenza: 112
Indossate inoltre calzature adatte al percorso ed alla stagione. Il piano di calpestio dei sentieri può essere irregolare o sconnesso ed un paio di scarponcini vi proteggerà dalle distorsioni. Un pendio erboso, una placca di roccia o un sentiero ripido, se bagnati, possono diventare pericolosi senza calzature adeguate.
Per finire... ... non dimenticate la macchina fotografica! Servirà per immortalare l'escursione e gli innumerevoli scorci mozzafiato che il Garda Trentino nasconde ad ogni angolo. Se poi volete condividere con noi i vostri ricordi potete usare l'hashtag #GardaTrentino
Distanza | 2,6 km | |
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Durata | 1 h 15 min | |
Differenza di altezza | 115 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 9,8 km | |
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Durata | 1 h 30 min | |
Differenza di altezza | 43 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 8,0 km | |
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Durata | 3 h 30 min | |
Differenza di altezza | 394 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 2,6 km | |
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Durata | 1 h 00 min | |
Differenza di altezza | 67 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 3,8 km | |
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Durata | 1 h 05 min | |
Differenza di altezza | 90 m | |
Stato |
aperto
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