Il percorso segue una parte della linea fortificata realizzata dalle forze armate tedesche tra il 1944 e la primavera del 1945 dalla sponda settentrionale del Lago di Garda all'Adriatico, la cosiddetta Linea Blu (in tedesco, Blaue Linie). Questa linea di fortificazione seguiva in gran parte le opere difensive austroungariche realizzate il secolo precedente. Nel Garda Trentino vennero fortificati il litorale da Riva del Garda a Torbole, la gardesana occidentale a sud del centro di Riva e le pendici dell'Altissimo, dove ci furono gli unici scontri a fuoco.
L'itinerario si compone di due tratti distinti: il primo parte dal centro di Riva del Garda e si sviluppa sul lungolago verso est, il secondo dal centro di Torbole sale verso Busatte e poi Nago. È possibile abbinare la prima parte all'itinerario “I Forti del Monte Brione”, che parte da porto S. Nicolò, a metà strada tra Riva e Torbole, lasciando per un'occasione successiva la metà con partenza e arrivo a Torbole.
Nei pressi del forte S. Nicolò, si possono notare all'imbocco del tunnel stradale delle nicchie, oggi contenenti immagini di santi: durante la seconda guerra mondiale contenevano, come quasi tutti i tunnel sul lago di Garda, dinamite che serviva per far collassare il tunnel in caso di necessità. La più sanguinosa battaglia combattuta sul lago nell'Aprile 1945 si svolse intorno al Corno di Bo' (visibile da qui – uno sperone di roccia scusa in direzione sud-est - ), quando i tedeschi in ritirata tentarono di far esplodere le cariche esplosive all'imbocco della galleria, e gli americani utilizzarono ogni mezzo per impedirlo. Ecco perché a Torbole per anni venne chiamata “Galleria della morte”.
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Lungo il percorso la segnaletica è eterogenea o del tutto assente. Si raccomanda perciò di ricorrere a una buona mappa dell'area da portarsi durante l'escursione. Ricordatevi poi i riferimenti geografici di massima: Lago di Garda = sud, monte Stivo = est, Rocchetta = ovest, Castello di Arco = Nord.
Il numero di telefono per le emergenze è il 112.
Le informazioni contenute in questo scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha quindi valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. In questo senso decliniamo ogni responsabilità per eventuali cambiamenti subiti dall’utente. Si consiglia, comunque, di accertarsi, prima di effettuare un’escursione, sullo stato dei luoghi e sulle condizioni ambientali o meteorologiche.
Prima Parte (Riva del Garda):
Si parte dall'Ufficio Informazioni in Largo Medaglie d'Oro e si prosegue verso il lungolago. Al ponte pedonale di Punta Lido sulla destra si trova una cannoniera “Tobruk Pit”). Proseguendo lungo il lago per circa 3 km si raggiunge Piazza Lietzmann a Torbole. Sul percorso, si incontrano diversi manufatti risalenti in parte già alla prima Guerra Mondiale e il Forte San Nicolò (raccordo con itinerario “ I Forti del Monte Brione”).
Seconda Parte (Nago-torbole):
Si parte da Piazza Lietzmann: qui accanto alla chiesa si trovano i monumenti al generale Darby della X Divisione da Montagna e ai soldati affondati al largo di Tempesta insieme al loro mezzo anfibio DUKW, a guerra ormai finita. Si prosegue sul lungolago urbano verso est, in direzione dell'imbarcadero di Navigarda (in via Pescicoltura, dietro all'Ufficio Informazioni, si trova la porta ora chiusa del vecchio bunker antiaereo). Proseguendo verso sud si raggiunge e supera il Circolo Vela per trovare, sulla sinistra, la Galleria Adige-Garda. In questa durante la guerra erano state collocate alcune fabbriche di componenti militari della Messerschmidt, in modo da sfuggire ai bombardamenti alleati. Tornati in via Pescicoltura si segue il cartello indicante il sentiero “Busatte Tempesta” e si sale lungo la scalinata e poi lungo la strada fino al parcheggio del parco Busatte. Salendo, si possono notare le feritoie delle trincee all'interno della parete rocciosa, sopra al primo tornante (postazione da mitragliatrice servita da una scalinata in roccia di 100 gradini) e sotto al traliccio dell'alta tensione.
Raggiunto il parcheggio del Parco Busatte si prosegue sulla strada ciclopedonale che sale verso Nago. Dopo alcune centinaia di metri, si raggiunge un punto panoramico con panchina. Proseguendo, si raggiunge uno spiazzo sterrato e si svolta a destra sulla strada interpoderale, accanto al cartello del percorso Bike. Poco lontano, si incontra sulla sinistra un bunker in roccia, e poco oltre, una targa che ricorda i Mountaineers qui colpiti da fuoco amico. Guardando verso Torbole da questo punto è possibile vedere nella parete di roccia sopra via delle Busatte le stesse trincee viste in precedenza. Si torna al bivio e si prosegue fino all'incrocio con via Monte Baldo, che si segue verso Nago (attenzione: occasionale traffico veicolare).
Ritorno:
All'incrocio con la Strada Vecchia si svolta a sinistra e si continua a scendere lungo l'antica via di Santa Lucia per rientrare a Torbole. Raggiunta Torbole, al bivio con via Pontalti si svolta a destra percorrendo due tornanti di via Europa fino al punto panoramico “Belvedere” (attenzione: traffico veicolare). Scendendo le vicine scale si torna verso il vecchio porto di Torbole e la fine dell'itinerario in piazza Lietzmann.
Per informazioni aggiornate su orari e tratte
Riva del Garda e Torbole sul Garda sono raggiungibili anche con il servizio di navigazione pubblica.
Ulteriori parcheggi a pagamento: Giardini di Porta Orientale, Terme Romane, Viale Lutti (Ex. Agraria), Monte Oro, centro commerciale Blue Garden.
Le escursioni in montagna richiedono abbigliamento e attrezzatura specifica. Anche in occasione di uscite relativamente brevi e agevoli, è sempre meglio essere ben equipaggiati per non incorrere in spiacevoli sorprese e per fronteggiare imprevisti come ad esempio un temporale improvviso o un calo di energia.
Cosa portare per un trekking in montagna?
Nello zaino (per un'escursione giornaliera di norma si consiglia un 25/30L) è bene portare:
Indossate inoltre calzature adatte al percorso ed alla stagione. Il piano di calpestio dei sentieri può essere irregolare o sconnesso ed un paio di scarponcini vi proteggerà dalle distorsioni.Un pendio erboso, una placca di roccia o un sentiero ripido, se bagnati, possono diventare pericolosi senza calzature adeguate.
Per finire... ... non dimenticate la macchina fotografica! Servirà per immortalare l'escursione e gli innumerevoli scorci mozzafiato che il Garda Trentino nasconde ad ogni angolo. Se poi volete condividere con noi i vostri ricordi potete usare l'hashtag #GardaTrentino