La salita del percorso 735 ha un dislivello complessivo di poco inferiore a 650 metri e alterna tratti su asfalto a tratti su suggestive strade sterrate in disuso. Rari i momenti dove si possano rilassare le gambe lungo l'ascesa, con pendenze che variano, arrivando anche a superare in un breve tratto il 15%.
La strada proposta come discesa, chiamata “Pinza”, è anche stata, agli albori del downhill, un segmento della famosa gara “l'Adrenalina”. Nel suo tratto iniziale, la vecchia strada è sterrata, con un fondo abbastanza scorrevole e una pendenza che andrà via via ad aumentare. Nella seconda metà arriva addirittura a superare il 20% su lunghi tratti cementati. Alcuni punti, un po' esposti, offrono dei panorami notevoli.
Viste le pendenze citate, è d'obbligo controllare sempre la velocità e un uso appropriato di entrambi i freni, in particolar modo se bagnato e nei periodi autunnali.
Le informazioni contenute in questa scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha quindi valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. In questo senso decliniamo ogni responsabilità per eventuali cambiamenti subiti dall’utente. Si consiglia, comunque, di accertarsi, prima di effettuare un’escursione, sullo stato dei luoghi e sulle condizioni ambientali o meteorologiche.
La traccia del percorso parte da Riva del Garda, nei pressi del Centro Congressi e degli uffici di Garda Trentino. Nel centro storico, che dobbiamo in parte attraversare, non troviamo i segnali ad indicare la direzione da seguire.
Partiamo quindi verso nord incontrando subito una rotonda, teniamo la sinistra e imbocchiamo la pista ciclabile di via Dante Alighieri. Arrivati su viale Roma, svoltiamo a destra percorrendolo, per poi svoltare subito verso sinistra su viale Pilati. All'incrocio successivo svoltiamo a destra su viale Giovanni Prati e continuiamo poi diritti su via Ardaro. Inizia qui dolcemente la nostra salita, ma prepariamoci a pendenze ben diverse.
Attraversato l'abitato di San Giacomo, poco prima di giungere all'incrocio con la strada statale, incontriamo le indicazioni dei percorsi 734 e 735 che ci portano ad attraversare la strada e imboccare la ripida salita che costeggia il torrente Albola. La pendenza raggiunge qui il 20% e, al primo bivio, ancora guidati dalla segnaletica, teniamo la destra dove possiamo rifiatare per qualche metro. Proseguiamo sulla sterrata e, giunti a incontrare la strada provinciale per il lago di Tenno, in corrispondenza di un suo tornante, teniamoci a sinistra imboccando una vecchia strada sterrata in disuso. Il tratto di salita più ripido è alle nostre spalle, ma le pendenze rimangono comunque impegnative, l'alternativa è seguire fino a Pranzo la strada normale, come regolarmente fanno tanti ciclisti “stradaioli” e non solo.
Se abbiamo invece le forze per rimanere sulla sterrata, proseguiamo come indicato fino a incontrare nuovamente la strada asfaltata, attraversiamo questa ancora una volta e continuiamo oltre. Giungiamo di nuovo sulla strada asfaltata che percorriamo per poche centinaia di metri, fino al vicino tornante di Deva. Percorsa la curva, seguiamo le indicazioni e svoltiamo quindi bruscamente a destra, continuando così a salire nuovamente su sterrato. Ritroviamo ancora una volta la strada asfaltata che ci conduce fino a Pranzo.
Superata qui la strettoia, regolata da un semaforo, seguendo le indicazioni, svoltiamo a sinistra abbandonando la strada provinciale per il Lago di Tenno e proseguiamo così fra i famosi castagneti della zona. Arrivati sulla strada provinciale, teniamo la sinistra fino a raggiungere l'abitato di Campi. Traccia e indicazioni ci portano ad attraversarne il centro passando davanti alla chiesa. Al termine del villaggio, proseguiamo diritti fino a incontrare la segnaletica che ci fa tenere la sinistra abbandonando le altre indicazioni del percorso 734.
E' giunto il momento di perdere quota, passiamo davanti alla caratteristica chiesa di San Rocco proseguendo diritti fino all'imbocco della Pinza, alla nostra destra. Da qui il fondo torna ad essere sterrato, stabile e piuttosto scorrevole. Come detto anche nell'introduzione, controlliamo la velocità e prendiamoci pure un po' di tempo per goderci il panorama. Nell'ultima parte cementata i nostri freni saranno messi a dura prova. Al termine della ripida discesa, siamo già praticamente all'ingresso del centro di Riva del Garda, nostro punto di partenza.
Riva del Garda e Torbole sul Garda sono raggiungibili anche con il servizio di navigazione pubblica.
Parcheggi a pagamento: Terme Romane (Viale Roma), Vecchia stazione (Largo Medaglie d’Oro), Ex-agraria (Via Lutti), Area ex-Cattoi (Viale Rovereto).
Ricordati inoltre di valutare bene il tipo di percorso che stai affrontando, le località che prevedi di attraversare e la stagione in corso. Ha piovuto? Attenzione! I sentieri saranno più scivolosi e quindi bisogna essere più cauti.
Cosa portare con sé durante un’escursione in bicicletta?
Lascia sempre detto a qualcuno dove sei diretto e quanto tempo hai previsto per la tua escursione.
Il numero unico di emergenza è 112.
Distanza | 44,9 km | |
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Durata | 5 h 00 min | |
Differenza di altezza | 1.221 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 9,6 km | |
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Durata | 1 h 05 min | |
Differenza di altezza | 48 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 42,6 km | |
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Durata | 7 h 10 min | |
Differenza di altezza | 1.448 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 7,9 km | |
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Durata | 1 h 00 min | |
Differenza di altezza | 896 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 58,3 km | |
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Durata | 9 h 50 min | |
Differenza di altezza | 1.085 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 47,5 km | |
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Durata | 4 h 00 min | |
Differenza di altezza | 1.080 m | |
Stato |
aperto
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