Arco rivive l’atmosfera elegante e raffinata dell’Ottocento con il Gran Ballo dell’Arciduca con Cena Asburgica, una serata speciale che unirà storia, musica, danza e tradizione.
La manifestazione consiste in una serata danzante con musiche storiche ottocentesche, accompagnata da una sfilata per le vie del centro storico di Arco. La sfilata sarà aperta dalla Banda Musicale di Praso e seguita dai figuranti in abito ottocentesco del gruppo di ballo Arco Asburgica.
Al termine della sfilata, in piazza Segantini, il gruppo Arco Asburgica si esibirà in danze storiche ottocentesche, coinvolgendo attivamente anche il pubblico presente. Le coreografie proposte sono realmente danzate all’epoca (fine ’800). I personaggi interpretati dal gruppo rappresentano figure storiche realmente transitate ad Arco nel periodo a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento.
All’interno della manifestazione, nelle due piazze indicate, a partire dalle ore 16.00 (con inizio ufficiale dell’evento alle ore 17.00 e conclusione prevista intorno alle ore 22.00), saranno allestiti appositi gazebi che ospiteranno:
artisti locali e trentini con esposizione delle loro opere;
le ricamatrici dell’Associazione Arco Ricamatrici;
giochi in legno realizzati dal comitato organizzatore per l’intrattenimento dei bambini.
I giochi saranno gestiti da figuranti in abiti dell’epoca contadina, appartenenti alla manifestazione Arco com’era, che si occuperanno di spiegare e far utilizzare i giochi ai bambini presenti.
Saranno inoltre predisposti spazi dedicati a:
produttori agricoli locali;
hobbisti;
cena asburgica,
vendita di strauben, il tutto a cura dell’Associazione di volontariato Donne Rurali di Rango.
Tutti i partecipanti che non prenderanno parte alle danze saranno vestiti con abiti da popolani, per rievocare il passato rurale dell’epoca contadina di Arco. Nelle piazze cittadine sarà possibile fare un vero e proprio tuffo nel passato, incontrando artigiani, giochi in legno e oggettistica artigianale, rievocando scorci di vita quotidiana, mestieri e oggetti dell’epoca contadina che rischierebbero altrimenti di essere dimenticati.