Semplice passeggiata per tutti i tipi di gambe attorno al sito palafitticolo di Fiavé, oggi tra i 111 siti alpini patrimonio UNESCO.
Al sito archeologico e al biotopo di Fiavé si possono ammirare alcuni resti delle palafitte risalenti al 2.300 a.C. Un sito archeologico importante che dal 2011 è entrato nella rinomata lista dei siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino, Patrimonio Mondiale Unesco. Da non perdere il Museo delle Palafitte dove vengono raccontate le vicende dei diversi abitati palafitticoli (chiedere info su orari di apertura).
Lasciata la macchina nel parcheggio del sito archeologico di Fiavé, si inizia subito salendo sul Dòss dei Gustinacci, che si erge presso il bordo a sud-est della palude, sul quale si possono osservare i resti in muratura di case preistoriche, costruite a partire dal 1300 a.C., dopo il definitivo abbandono delle palafitte. Si ridiscende dalla parte opposta e si imbocca la strada sterrata che fiancheggia il neonato Torrente Carera, incanalato fra prati e seminativi. Percorsi 150 metri, si svolta a sinistra per imboccare una passerella che conduce al sito palafitticolo. Dagli scavi eseguiti tra il 1969 ed il 1976, risulta la presenza umana in epoca preistorica con insediamenti palafitticoli risalenti al 2100 – 1300 a.C. e dei quali possiamo ancora osservare i pali immersi nell’acqua. L’itinerario di visita aggira il piccolo specchio d’acqua per tornare su una strada sterrata, che si abbandona poco dopo per svoltare a sinistra su una lunga passerella che conduce nel cuore della zona umida, fra fitti canneti, tra i quali spiccano la “Mazzasorda” (Typha latifolia), macchie d’arbusti con il Salice cenerino e tappeti galleggianti di ninfee (Nynphaea Alba). Al termine della passerella svoltiamo a sinistra su una strada sterrata che costeggia il margine della torbiera, al confine con i prati, poco più in alto, una torretta lignea permette di godere della vista dell’area dall’alto ed osservare gli uccelli che frequentano la zona umida. Al termine della strada si prosegue su un’altra passerella che attraversa un tratto di acquitrino per ricollegarsi ad un'altra via che costeggia il margine del bosco, riparata da una quinta di arbusti. Si prosegue verso sinistra fra alberi, prati e arativi fino a tornare al punto di partenza.
Per chi volesse approfondire la conoscenza del sito archeologico si consiglia una visita al Museo delle Palafitte di Fiavé (info 0465 735019).
Adatto anche ai bambini.
Da Ponte Arche/Comano Terme seguire le indicazioni per la SS 421 verso Fiavé, il sito archeologico si trova tra Fiavè e il Passo Ballino (7 km).
Cosa portare per un trekking in montagna?
Nello zaino (per un'escursione giornaliera di norma si consiglia un 25/30L) è bene portare:
Numero telefonico in caso di emergenza: 112
Indossate inoltre calzature adatte al percorso ed alla stagione. Il piano di calpestio dei sentieri può essere irregolare o sconnesso ed un paio di scarponcini vi proteggerà dalle distorsioni. Un pendio erboso, una placca di roccia o un sentiero ripido, se bagnati, possono diventare pericolosi senza calzature adeguate.
Per finire... ... non dimenticate la macchina fotografica! Servirà per immortalare l'escursione e gli innumerevoli scorci mozzafiato che il Garda Trentino nasconde ad ogni angolo. Se poi volete condividere con noi i vostri ricordi potete usare l'hashtag #GardaTrentino
Distanza | 3,0 km | |
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Durata | 1 h 00 min | |
Dislivello (+) | 117 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 3,8 km | |
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Durata | 1 h 15 min | |
Dislivello (+) | 157 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 4,9 km | |
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Durata | 1 h 50 min | |
Dislivello (+) | 242 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 2,2 km | |
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Durata | 1 h 10 min | |
Dislivello (+) | 66 m | |
Stato |
aperto
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