Difficoltà: T (turistico)
Dalla piazza principale di Fiavé, dove si può lasciare la macchina, ci si avvia per la via di San Zeno, in direzione nord, si attraversa l’intero centro abitato fino ad arrivare alle ultime case e ad una stalla dove si curva a sinistra per inoltrarsi fra le campagne. Si prosegue dritti fino ad incrociare una strada che corre lungo il margine del bosco, svoltare a sinistra e proseguire fino ad incrociare la Strada Provinciale n°5 del Bleggio. Attraversata la strada si sale alle case soprastanti, per poi continuare lungo la strada sterrata che conduce all’abitato di Cornelle. All’incrocio si continua dritti, lasciando il centro abitato in alto sulla destra ed imboccando la strada del Dus. Dopo un tratto iniziale asfaltato, la via si fa sterrata e s’inoltra nel bosco, un esteso bosco misto di faggio e conifere che affianca un versante a tratti molto umido. Superate due sorgenti, con strada pianeggiante si arriva al “Prà dei Borboni” e, dopo un’altra sorgente al Dus, antico casolare di pastori ed ora casa rustica. Dal Dus, percorsi circa 100 metri, si deve deviare a sinistra lungo la stradina sterrata che in ripida discesa porta sulla Strada Statale 421 dei laghi di Molveno e Tenno. Da precisare che la strada percorsa da Cornelle al Dus, era l’antica via romana che collegava Riva del Garda a Tione attraverso Passo Ballino e Passo Durón. Si segue ora la Strada Statale 421 verso sinistra, superando la località La Pineta e l’accesso all’area archeologica, dopo una curva verso sinistra, passato il ponte sul Torrente Carera, si prende la strada che sale a sinistra in località “Dòss”, località con pochi casolari rustici in parte ristrutturati. Lasciati i casolari sulla destra, si continua lungo la stradina asfaltata circondata da prati fino al capitello di S. Apollonia situato a ridosso della Strada Statale. Si prosegue a sinistra salendo verso il centro abitato di Fiavé. Per chi fosse interessato, è possibile visitare il Museo delle Palafitte (info 0465 735019).
Le escursioni in montagna richiedono abbigliamento e attrezzatura specifica. Anche in occasione di uscite relativamente brevi e agevoli, è sempre meglio essere ben equipaggiati per non incorrere in spiacevoli sorprese e per fronteggiare imprevisti come ad esempio un temporale improvviso o un calo di energia.
Cosa portare per un trekking in montagna?
Nello zaino (per un'escursione giornaliera di norma si consiglia un 25/30L) è bene portare:
Numero telefonico in caso di emergenza: 112
Indossate inoltre calzature adatte al percorso ed alla stagione. Il piano di calpestio dei sentieri può essere irregolare o sconnesso ed un paio di scarponcini vi proteggerà dalle distorsioni. Un pendio erboso, una placca di roccia o un sentiero ripido, se bagnati, possono diventare pericolosi senza calzature adeguate.
Per finire... ... non dimenticate la macchina fotografica! Servirà per immortalare l'escursione e gli innumerevoli scorci mozzafiato che il Garda Trentino nasconde ad ogni angolo. Se poi volete condividere con noi i vostri ricordi potete usare l'hashtag #GardaTrentino
Distanza | 4,3 km | |
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Durata | 1 h 30 min | |
Dislivello (+) | 196 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 4,9 km | |
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Durata | 1 h 20 min | |
Dislivello (+) | 74 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 4,7 km | |
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Durata | 1 h 15 min | |
Dislivello (+) | 67 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 3,6 km | |
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Durata | 1 h 00 min | |
Dislivello (+) | 100 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 1,0 km | |
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Durata | 40 min | |
Dislivello (+) | 31 m | |
Stato |
aperto
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