Una passeggiata storico-culturale che farà conoscere la geografia di una parte della valle e visitare alcuni angoli caratteristici delle frazioni di Fiavé.
Difficoltà: T (turistico)
Partenza dalla piazza S. Sebastiano di Fiavé, seguendo la strada centrale del paese, si scende alla chiesa di S. Zeno con campanile a punta ghibellina ed una struttura gotica del XV secolo. Al campanile si gira a destra e si scende per circa 100 metri lungo una strada secondaria chiusa da due ali di case, per poi svoltare nuovamente a sinistra in corrispondenza dell’ultima casa, e dirigersi fra campi coltivati verso la frazione di Stumiaga. Al primo incrocio si prosegue per la via di destra che in breve porta alla piccola chiesa di S. Antonio Abate, del XV Secolo,. Si segue verso sinistra la Strada Statale N° 421 dei Laghi di Molveno e di Tenno fino ad arrivare presso il cimitero, in corrispondenza del quale si lascia la strada principale per deviare a destra e quindi, dopo una cinquantina di metri, a sinistra, lasciando a destra due aziende agricole. La strada asfaltata di campagna con un percorso in discesa, ci si porta alla frazione di Dasindo. Si entra nel paese tra un gruppo di case rustiche e si arriva alla chiesa dell’Assunta. La parete dell’altare è stata dipinta dai famosi pittori Baschenis all’inizio dell’500. Sulla facciata a nord, in un sarcofago di pietra, riposano le spoglie mortali del poeta Giovanni Prati, celebre letterato dell’800. Dal piazzale della chiesa si può osservare anche la casa natale del Poeta, in fondo alla via.
Terminata la visita si segue la strada che scende sulla destra della chiesa stessa e, deviando ancora a destra, ci s’incammina verso la Val Lomasone. Superato il ponte che attraversa il Torrente Carera si devia a destra lasciando sulla sinistra il cimitero e la strada diretta alla Val Lomasone. Si prosegue ora circondati dalla campagna e, con tratto abbastanza ripido, si arriva alla frazione di Favrio: posto su un pendio ai piedi del Monte Misone, viene ricordato perché resta senza sole da novembre fino al 3 febbraio, festa patronale del paese. Nella parte alta si vede la chiesa di S. Biagio (XVI secolo). Dal piazzale, sostenuto da muraglioni, si può ammirare la piana del Lomaso e lo sbocco della Val Lomasone. Attraversato il paese, si prosegue verso Fiavé passando sul ponte del Torrente Carera al Molino e raggiungendo, in lieve salita, la Strada Statale 421. Attraversata la strada ed imboccata la via verso Fiavé, dopo poche centinaia di metri si arriva nella Piazza S. Sebastiano, punto di partenza e d’arrivo della passeggiata.
Le escursioni in montagna richiedono abbigliamento e attrezzatura specifica. Anche in occasione di uscite relativamente brevi e agevoli, è sempre meglio essere ben equipaggiati per non incorrere in spiacevoli sorprese e per fronteggiare imprevisti come ad esempio un temporale improvviso o un calo di energia.
Cosa portare per un trekking in montagna?
Nello zaino (per un'escursione giornaliera di norma si consiglia un 25/30L) è bene portare:
Numero telefonico in caso di emergenza: 112
Indossate inoltre calzature adatte al percorso ed alla stagione. Il piano di calpestio dei sentieri può essere irregolare o sconnesso ed un paio di scarponcini vi proteggerà dalle distorsioni. Un pendio erboso, una placca di roccia o un sentiero ripido, se bagnati, possono diventare pericolosi senza calzature adeguate.
Per finire... ... non dimenticate la macchina fotografica! Servirà per immortalare l'escursione e gli innumerevoli scorci mozzafiato che il Garda Trentino nasconde ad ogni angolo. Se poi volete condividere con noi i vostri ricordi potete usare l'hashtag #GardaTrentino
Distanza | 5,5 km | |
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Durata | 1 h 50 min | |
Dislivello (+) | 222 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 5,1 km | |
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Durata | 2 h 00 min | |
Dislivello (+) | 148 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 5,8 km | |
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Durata | 2 h 00 min | |
Dislivello (+) | 222 m | |
Stato |
aperto
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Distanza | 4,6 km | |
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Durata | 2 h 00 min | |
Dislivello (+) | 185 m | |
Stato |
aperto
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